venerdì 3 aprile 2020

Un ibrido storico PARTE PRIMA

UN IBRIDO STORICO (La Polonia che incontra la Norvegia )

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Beh si mi accingo alla stesura di una nuova ricetta . Una birra session di facile beva ma da un fascino secolare una GRODZISKY . Una birra di frumento affumicato, prodotta inizialmente solo a Grodzisk Wielkpolsy , una città della Polonia occidentale .
Caratteristica basilare di tale birra è il suo grist , originariamente prodotta da solo 100% frumento maltato affumicato su legno di quercia , e non come per la tradizione tutta tedesca della città di Bamberga patria delle Rauch , nella quale i cereali venivano affumicati da legno di faggio .
Si tratta di una Ale (birra ad alta fermentazione ) dal carattere si affumicato ma molto delicato dal basso tenore alcoolico e molto attenuata , si può definire una session ale affumicata . Per l ‘amaricatura veniva usato inizialmente luppolo locale della Grande Polonia , poi di provenienza ceca e tedesca. Troviamo questo stile nella categoria delle birre storiche nel bjcp cat.27 , il colore varia da giallo pallido a dorato medio con una limpidezza eccellente nonostante l’uso di frumento, l’opacità viene considerato un difetto .Schiuma bianca e generosa abbastanza persistente , in bocca risulta un corpo molto snello con un finale secco e fresco ,la carbonazione è molto elevata .
Viene anche chiamata Grätzer dal tedesco .
Nella tradizione viene prodotta in multistep, seguita da una lunga bollitura e si inoculano ceppi diversi di lievito ad alta fermentazione fatto lavorare a temperature non molto elevate (ED E’ PROPRIO QUI CHE LA RENDERO’ UN IBRIDO).
L’acqua moderatamente dura e sulfurea (qui giocherò un po di chimica )
. Torniamo a noi il mio Grist sarà molto tradizionale 100% frumento affumicato , penso di aggiungere della lolla di riso per evitare problemi e rallentamenti nella fase di filtrazione , di meno tradizionale sarà l ‘ammostamento in quanto al giorno d’oggi con i cereali geneticamente modificati penso di poter evitare delle fasi di ammostamento come “acid rest” , anche se effettuerò il “mash in” alla temperatura di 41 ° C per poi portarmi alla temperatura 55°C “protein rest” per 30 min giusto per scongiurare l’eventualità di una torbidezza data dal frumento e poi salire con una rampa molto lenta (nel mio caso con all in one con resistenza impostata a 800/900W ) a 62° C (amilasi) per avere un mosto molto fermentiscibile per la durata di 60 min, e successivamente portare il tutto per 30 min a 72°C .
Og prevista da ricetta 1030
La luppolatura ancora da decidere sarà una gittata a 60 min per raggiungere le 30 IBU (ben centrata nello stile che prevede un rage tra i 20 e 35).
La sorpresa arriva ora post boil …. ebbene si porterò la temperatura a 35°C e inoculerò il lievito scelto un KVEIK VOSS , che non centra niente con lo stile e che proviene da altre zone d’Europa lievito tipico delle fattorie Norvegesi, lieviti quest’ultimi di un fascino particolare abituati a lavorare a temperature molto alte che si aggirano intorno hai 35°C addirittura si spostano anche a temperature più elevate ( ma per la conoscenza di tale mondo vi indirizzo allo studio di un grande amico ed grandissimo esperto del settore Antonio Golia link: https://homebrewingcondor.blogspot.com/2018/06/kveik.html?m=0&fbclid=IwAR2AtHX6kTdqGGhPAFC6KA6z17O_pCT0Y6sM0sqYgEl4uJUtsonmzYJxXOQ ).

Il kveik non è una singola coltura di lievito cresciuta in un laboratorio, si tratta di colture miste che si sono adattate nel tempo alle condizioni di ogni fattoria, tuttavia quello che andrò a usare io è selezionato in laboratorio ,quello della Lallemand che da quello che mi aspetto si avvicina molto alla neutralità tranne un leggerissimo sentore citrico agrumato se si fa lavorare in un range 30-35°C (o almeno cosi ci dicono da Lallemand Italy).
Sostanzialmente uso questo lievito per curiosità e conoscenza visto che nuovo di casa lallemand (il mio test personale) e credo si sposi bene con la ricetta in questione .
                                                                                                                                                                                                                                                                                ...to be continued
        

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