Il diastaticus e il
temuto gene STA1
È stato l’argomento
sulle contaminazioni (in tema lievito) più discusso nell'anno
trascorso e nell’ambito birrario anche nei primi due mesi del 2020,
purtroppo a togliergli la scena il covid-19 che ha allontanato gli
addetti del settore dall’argomento giustamente e purtroppo.
Ma torniamo a noi la bomba STA1 suona quasi come un arma nucleare in tempo di guerra da alcuni più temuto del brettanomyces. Beh si perchè a differenza di quest’ultimo riesce a nascondersi bene risultando persino non visibile al microscopio in quanto saccaromyces dalla morfologia pressoché identica..
E trovandosi in un
ambiente strapieno di saccaromyces molto difficile da identificare
quando è presente in quantità elevate.
Il diastaticus non è
nient altro che un saccaromyces che differisce per un solo gene
STA1, o per meglio dire questo gene viene sempre riconosciuto nei
ceppi diastatici magari vi saranno altre differenza ma si è notato
che quando vi è la presenza dello STA 1 si tratta sempre di
saccaromyces diastaticus e no di saccaromyces comuni. I geni STA1
producono glucoamilasi extracellulari , e alcuni possono continuare
la loro attività anche dopo la separazione del lievito.
Da
alcuni studi si è evidenziato che i ceppi diastaticus in realtà
contengono almeno uno dei geni STA1, STA2, STA3, che si credono
utilizzano gli amidi come fonte energetica .
Generalmente
sono ceppi POF+ con un alta attenuazione ,quindi per la maggiore
lieviti di stampo belga , anche se non risultino esser gli unici.
Si diffonde in
abitazioni o birrifici solitamente dopo l uso di lievito saccaromyces
cerevisie per le saison, che si tratta di var. Diastaticus.
I
ceppi diastaticus possono esser selvaggi, ma alcuni ceppi in
commercio risultano esserlo come ad esempio il WB06 o il BE 134
della fermentis o il belle saison della lallemand.
Le attività
diastaticus possono variare tra ceppi STA +, e non tutti gli STA+ si
comportano come il diastaticus.
Ma perché tanto
temuto?
É un panzer da
guerra micidiale che si fa strada dappertutto, è il pacman del mondo
birrario riesce a mangiare qualsiasi cosa, parlando di zuccheri
infatti non si nutre di solo zuccheri semplici ma divora e trasforma
anche quelli complessi e destrine. Riesce a fermentare tutti gli
zuccheri residui presenti e persino l amido.
Caratteristiche
queste dei brettanomyces molto temuti dai birra casalinghi e non ,
con la differenza che grazie alle glucoamilasi riesce a far
fermentare pure gli amidi , si comporta più gentilmente con gli off
flavur che per quanto io ne sappia non sono presenti.
L effetto bomba....
Qual è quindi il suo modus operandi, dato che riesce a consumare tutti gli zuccheri e amidi porta a zero la birra e da una secchezza da super gasatura che a volte porta all’esplosione delle bottiglie vere e proprie, questo succede pure perché il birraio ignorando la sua presenza procede alla normale rifermentazione con aggiunta di ulteriori zuccheri, nella migliore delle ipotesi si avrà un generoso effetto gushing.
Proprio per questo
molti birrai nell’uso di lieviti Saison usano fermentatori dedicati
anche se il pericolo di contaminazioni risulta sempre dietro l’angolo
in quanto poi si utilizzano imbottigliatrici comuni. Alcune Aziende
che si occupano di lieviti e batteri lavorano questi ceppi in
strutture diverse e lontane da dove vengono lavorati non var
diastaticus.
A riguardo mi lascia
perplesso una mia esperienza di qualche mese fa durante un seminario
fermentis nel quale un loro lievito catalogato come var
diastaticus, se non sbaglio ideato per la realizzazione della
moda delle brut ipa e affini in realtà dopo l’uscita dai loro
laboratori si è notato che tale ceppo non si è dimostrato così
affamato come doveva esser. Quindi non tutti i diastatici riescono a
fermentare gli zuccheri semplici e gli amidi. Proprio per questo
capisco che c'è molto da studiare sia da parte mia ancora a riguardo
(sempre per la mia curiostà e per un mio bagaglio personale ) ma
anche da parte dei laboratori stessi ,visto il colosso lesaffre.
Sono molti i lieviti
diastatici in commercio bisognerebbe fare una rapida ricerca online
per vedere chi presenta questo gene nelle schede tecniche per poi
procedere o no agli acquisti, quelli a cui mio sono potuto
approcciare io e fortunatamente non mi hanno mai portato problemi (e
qui incrocio le dita visto che ho Imbottigliato una di birra meno di
un mese fa, oltre ad aver avuto l’insana idea di metter l’altra
parte del batch in botte di acacia) sono il belle saison della
lallemand , wb-06 e il be-134 fermentis quest ultimo usato più volte
anche nella circostanza sopra riportata. Diastatici dovrebbero essere il mangrove jack's M29 (tra i secchi ), Wlp 565 White Labs , OYL 026 Omega Yeast French Saison (tra i liquidi).
Non saprei nemmeno quale sia la migliore soluzione come bisognerebbe comportarsi davanti ad un infezione da diastatico tranne consigliare un accurata pulizia e sanificazione di attrezzature e fermentatori .
Non saprei nemmeno quale sia la migliore soluzione come bisognerebbe comportarsi davanti ad un infezione da diastatico tranne consigliare un accurata pulizia e sanificazione di attrezzature e fermentatori .
Io generalmente
tendo ad alternare detergenti e sanificanti per far si di aver un
maggior controllo e microorganismi che potrebbero andarsi a
modificare si “abituino” e si adattino a tali sostanze rimanendo
immuni. Candeggina e acido citrico , detergenti specifici e
sanificanti ( ero un fan starsan), in alcuni casi lavaggi con
enzimatici seguiti da sanificante e poi risciacquo , e in questi
ultimi periodi mi affido molto anche al vapore .
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