CANTINA E CONDIZIONI
OTTIMALI
A volte i birrai
decidono di intraprendere la strada dell’elevazione in botte ,
acquistando o ritrovandosi per le mani una “botte” , ma arrivati
a questo punto inizieranno a chiedersi come comportarsi . Infatti sono
tante le sfaccettature , le condizioni da valutare e gli elementi da
tenere in considerazione .Uno di questi è sicuramente il modo in cui
condurre la fermentazione o l’affinamento in legno, quindi quali
sono le condizioni ottimali di una cantina ?
Certo
parlare di poche botti è chiamarla cantina è una parolona ...
Per intenderci
parlerò di “condizioni ottimali” , questo non significa
che fuori dal range delle variabili che elencherò non vada bene
portare avanti un affinamento , di certo se non discosta di
tantissimo da quello che indicherò, prendiamo questi valori come
riferimento e come base di partenza . Si può lavorare in altre
condizioni ma con dovute precauzioni, dovuti accorgimenti e
soprattutto con condizione di causa , quindi del risultato che
vogliamo ottenere .
-Primo fattore da
tenere in considerazione per la realizzazione della nostra cantina è
l’Umidità:
di
certo se non abbiamo le condizioni ideali nel locale prescelto per la
realizzazione di cantina non dobbiamo abbatterci o rinunciare
esistono delle soluzioni con l’aiuto della tecnologia .
Partiamo dal presupposto che l’umidità
corretta dovrebbe esser compresa tra il 70% e il 85% (alcuni
ritengono anche 90%). Quindi la cantina ideale deve avere un’umidità
alta e botti sempre piene , ambienti troppo secchi ,quindi umidità
troppo basse, possono portare a innumerevoli perdite di liquido
dalle botti oltre ad una microssigenazione superiore . Al contrario
avere luoghi troppo umidi può portare al proliferare di batteri e
muffe indesiderate .
In base all’equilibrio che creeremo con
l’esterno la nostra botte assorbirà o perderà umidità.
Detto ciò dobbiamo trovare il giusto
equilibrio , anche con altri fattori che vedremo successivamente .
-Secondo
fattore da tenere in considerazione sono sicuramente le
Temperature
della
nostra cantina:
nel luogo scelto per la nostra bottaia le
temperature all’interno di esso dovranno sicuramente esser molto
stabili , senza sbalzi ne durante i mesi e ne escursione termica
diurna e notturna .
Il range ottimale di temperature è compreso
tra 15-20°C.
Sicuramente temperature inferiori vanno anche
bene ,in quanto le basse temperature ostacolano la crescita di
microrganismi e danno stabilità al prodotto. Tuttavia non si tratta
di un dato veritiero al 100%, non danno certezza assoluta ,per
esempio basta pensare che Founders ha la sua bottaia di oltre 5000
botti in una cava di gesso a 30mt sottoterra quindi umidità buone e
li mantiene ( ora non ricordo se naturalmente o artificialmente ) in
una temperatura costante di 3°C , ma da alcune loro analisi di
laboratorio hanno trovato colonie di lattobacilli che iniziavano a
proliferare ..
Ovvio
che si parla di birra quindi ci atteniamo a questi standard , sbalzi
di temperatura nei Bourbon sono visti in buon luce in vista del
prodotto finito invece , il fatto che le temperature fanno espandere
e contrarre il legno fa in modo che il whisky passi tra le doghe e
venga a contatto on l’esterno e crea aromi molto apprezzati.
In
Belgio per esempio i Lambic non seguono nemmeno range di temperatura
fissi nel tempo anzi in vista di un prodotto finito unico come
quello sono considerati importanti, daltronde neanche in questo caso
si parla di birre ma di Lambic .Infatti
brassano solo d’inverno , risultando molto positivo in quanto le
temperature più basse favoriscono l’inoculo e lo sviluppo di una
microflora locale, che come ben sappiamo è solo di quelle zone , e
tenendo sotto controllo altri organismi . Gli sbalzi caldi
successivamente favoriscono altri batteri creando un ambiente ideale
per l’introduzione della frutta , ma questa è un altra storia .
Ovviamente
molti birrifici nel momento in cui è esplosa questa tendenza del
legno , non avendolo previsto originariamente nella progettazione
dei loro opifici si sono trovati in difficoltà , ma avendo voluto
cavalcare l’onda troviamo soluzioni più disparate o addirittura
grandi birrifici importanti, soprattutto
americani che tengono botti all’esterno delle loro strutture .
E questo dovuto anche perché non vi
era un altra condizione che andremo a vedere successivamente .
Questo per far capire che una volta il legno
si trattava di esigenza ora è moda ,nella maggior parte del pianeta
soprattutto negli USA ,e tradizione per pochi .
Ma
ritorniamo a noi di essenziale importanza è quindi il giusto
equilibrio tra temperatura e umidità.
Equilibri ottimali risultano essere :
a T°
di 10°C umidità comprese tra 72-85% e mai al di sotto di 64%
a T°
di 15°C umidità comprese tra 73-85% e mai al di sotto di 66%
a T°
di 30°C umidità comprese tra 75-85% e mai al di sotto di 68%
(tratto
dal libro legno
e birra
di Cantwell e Bouckaert , comprese anche altre informazioni
assimilate ormai, provengono da questo testo)
-Terza
condizione è areazione del
luogo
, quindi evitare ristagni d’aria:
questa
condizione risulta di vitale importanza per evitare il proliferarsi
di muffe e batteri indesiderati.
-Quarta
condizione è tecnico /pratica : creare
strutture di sostegno adeguate
questo
risulta prima di tutto un fattore di sicurezza in quanto essendo un
hobby e/ un lavoro deve esser un divertimento e uno svago e non deve
risultare un fattore di rischio per eventuali incidenti.
Poi
deve agevolare le fasi di spostamento , se necessario , di
riempimento , svuotamento e ispezione delle botti . E se vi è la
necessità in quanto molto grandi anche di pulizia in loco .
Altro
fattore è correlato con umidità e soprattutto con le temperature ,
in quanto creare strutture che si protraggono troppo in altezza non
risulta esser un bene in quanto , per fisica il calore tende sempre
a salire e quindi in alto si potrebbe creare una temperatura elevata
o degli sbalzi comunque . Se si tratta di un birrificio anche la
vicinanza al tetto è fonte di calore .
Esistono
diversi modi per sostenere le botti :
-
supporti
appositi in ferro e legno per agevolare spostamenti con muletti/o
altro;
-
supporti
a pedana e solitamente impilati a piramide tipo metodo solera;
-
sistemi
fissi ad assi che andranno a sostenere le botti ;
-
oppure
sistemi tradizionali con le botti fermate a cunei di
legno (in commercio anche in plastica o ferro)
anche una sopra l’altra a diversi livelli .
-
E in
quanto all’homebrewing sistemi “ad alta fantasia “ sempre se
in sicurezza.
ovviamente
l’arrivo , l’ispezione e la possibilità di lavorare dal
cocchiume deve esser agevolata .
La
possibilità di spostamento facilitata risulterà molto importante .
Altro
fattore che aggiungerei e suggerirei che non è proprio correlato al
luogo stesso è quello di trattare le botti per mantenerle ottimali
anche a livello di ossigenazione e renderle leggermente stagne è
quella di utilizzare vernici all’acqua o paraffina per il loro
trattamento , per scongiurare il più possibile anche perdite di
liquido .
Cerchiamo
di creare un giusto equilibrio in mancanza di questo le nostre botti
, oltre ad ottenere un prodotto di scarsa qualità, assorbiranno o
perderanno del liquido, della BIRRA.